Rientrano nella definizione di intolleranza alimentare tutte le reazioni ostili al cibo, diverse dall’allergia alimentare. Nell’intolleranza il coinvolgimento del sistema immunitario non è stato dimostrato perché i test cutanei e gli altri esami per le allergie risultano negativi. Ciò non esclude la possibilità che le reazioni immunitarie siano coinvolte in un modo o in un altro, ed è possibile che esse siano un fattore primario nella produzione dei sintomi.
L’intolleranza alimentare non ha una tipologia definita di sintomi, infatti si presenta in ogni paziente in modo diverso, sia per il tipo di sintomo che per il tipo di cibo che lo provoca. Quindi è importante ribadire che non c’è un evidente meccanismo cui si possa imputare la reazione come succede nel corso delle allergie alimentari. L’intolleranza alimentare è un tema complesso e non soggetto a generalizzazione.
Differenza fra intolleranza ed allergia alimentare
Mentre la reazione allergica alimentare è immediata, la reazione da intolleranza alimentare è più lenta a manifestarsi; spesso i cibi colpevoli sono alimenti che consumiamo regolarmente. L’intolleranza alimentare è molto più insidiosa dell’allergia e spesso è difficile da rilevare poiché i sintomi sono inizialmente molto blandi e vanno peggiorando con il tempo. Esistono comunque eccezioni, poiché in alcuni casi, un'influenza, una diarrea, l’uso di farmaci, ecc., può suscitare l’intolleranza.
L’allergia alimentare generalmente rimane per molti anni, spesso per tutta la vita, anche se il cibo incriminato viene evitato scrupolosamente.
L’intolleranza alimentare scompare se l'alimento non viene assunto, tuttavia può ricomparire se quel cibo viene consumato regolarmente.
I sintomi da intolleranza alimentare sono estremamente vari e colpiscono quasi ogni apparato corporeo.
Quali test per indagare l’intolleranza alimentare
Al fine di evidenziare un’intolleranza alimentare esistono vari test, però l’unico test in vitro eseguito sul sangue, che dopo anni di esperienza si è rivelato essere il più attendibile, è il Test Citossico I.B.A (Indagine Bioematologica Alimentare), dove l’estratto di cibo viene messo a contatto con globuli bianchi vivi che reagiscono se l’estratto è allergizzante. Ideato da A.P.Black e modificato da William Bryan, due medici che vi si dedicarono alla fine degli anni 50, il test si basa sull’osservazione che i globuli bianchi vivi possono essere danneggiati o distrutti quando entrano in contatto con cibi cui una persona è sensibile.
Come si esegue il Test Citossico I.B.A
Vengono prelevati 4 cc. di sangue venoso e messi in una provetta contenente 0,5 di sodio citrato al 3,8 % vengono poi separati i globuli bianchi e messi a contatto con ogni alimento da esaminare su di un vetrino. Un vetrino contenente solo globuli bianchi verrà usato per il confronto. I vetrini che contengono concentrati di cibi ai quali non siete sensibili restano immutati; quelli che contengono cibi sensibili possono mostrare svariate reazioni, alcune delle quali indicano deterioramento dei globuli bianchi. Le sensibilità sono valutate con un punteggio da uno a quattro secondo la gravità.
A fronte di un minimo dispendio di tempo da parte del paziente, il testi dimostra efficace, rapido e il risultato è pronto in poco tempo. È completamente innocuo, le reazioni sono oggettive; mostra sensibilità latenti ignorate da altri tipi di test e può essere usato anche per sostanze chimiche.
Indicazioni:
con la corretta applicazione del test si ottengono benefici effettivi sulle seguenti patologie.
I pannelli Alimentari standard proposti dal nostro centro sono diversi, così da fornire più o meno ampie panoramiche a seconda delle necessità e dei sintomi della persona.
Il Laboratorio Val Sambro produce direttamente gli estratti alimentari, farmaceutici e quant’altro risulti utile ai fini di testare le intolleranze alimentari.
L’estrazione degli allergeni segue dei protocolli specifici e fa parte della certificazione ISO 9001; il Laboratorio Val Sambro è l’unico centro in Italia che dispone parallelamente, di un settore produttivo per i pannelli alimentari di testaggio e della diagnostica dell’intolleranza.
Su ogni vetrino sono posati tre estratti alimentari essiccati; questi vengono messi a contatto col preparato leucocitario e viene quindi assegnato un grado d’intolleranza a seconda della reazione tossica osservata. Il test citotossico è in genere eseguito contemporaneamente al GUT SCREENING (che comprende anche l’esame olistico delle urine) in modo da ottenere un risultato più affidabile, una dieta più mirata al paziente ed una più semplice reintroduzione degli alimenti, trascorso il periodo di disintossicazione.