Se la primavera fra allergia al polline e sensibilità agli alimenti ipersollecita il nostro sistema immunitario
Continuiamo a parlare di allergie stagionali, argomento quanto mai attuale in questo momento in cui, per chi soffre di allergia al polline, ha inizio un periodo a dir poco tormentato. Per capire meglio cosa accade e ci accade in questo momento di passaggio, precisiamo che i fenomeni allergici dipendono da una risposta eccessiva del nostro sistema immunitario a seguito di un contatto con sostanze di vario tipo, dalle polvere agli alimenti ai pollini.
Nel caso di questi ultimi, i pollini, causano nell’allergico la produzione di immunoglobuline E o IgE che intervengono sui mastociti, cellule immunitarie, determinando la produzione di sostanze irritanti come le istamine, responsabili di infiammazioni dei tessuti e delle mucose.
Allergia al polline e inquinamento
Molti sono gli studi che hanno dimostrato nel corso degli anni come in realtà siano una combinazione di fattori ad incidere sul manifestarsi delle allergie al polline, da quelli immunitari e genetici a quelli ambientali; il ruolo, di questi ultimi nello specifico, sembra essere sempre più determinante. A tal proposito proprio il 2023 è stato indicato dagli esperti come un anno record per le reazioni ai pollini, con un’alta probabilità che a trovarsi n difficoltà siano non solo gli allergici conclamati ma anche coloro che di fatto non lo sono.
Lo studio tedesco, condotto dal Max Planck Institute for Chemistry di Mainz e dalla University Medical Center dell’Università Johannes Gutenberg, pubblicato sulla rivista ‘Frontier Allergy’ ha chiarito in merito come la vera insidia sia rappresentata dal ruolo di diffusione svolto dal polline che “cattura” e “trasporta” alcuni inquinanti atmosferici, fra cui ozono, biossido di azoto (NO2) e particolato, rilasciandoli nelle vie respiratorie. La conseguenza diretta, dimostra lo studio, è un intensificazione del numero degli allergici e per i non allergici un incremento apprezzabile di rinite, tosse e asma. I livelli di inquinamento, quindi, incidono sulla concentrazione di pollini in modo importante e richiedono, anche in quest’ambito, una seria riflessione sulla gestione della questione ambientale.
Dall’ipersollecitazione del sistema immunitario per la pollinosi all’ipersensibilità sugli alimenti
In una situazione di così spiccata sollecitazione del sistema immunitario, le reazione di ipersensibilità sono inevitabilmente più frequenti e probabili, anche quelle legate agli alimenti. Si innesca per così dire nel nostro organismo un meccanismo progressivo di indebolimento che può creare non pochi fastidi. Come abbiamo già visto quando ci siamo occupati direttamente delle intolleranze alimentari, il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario è direttamente collegato all’integrità della mucosa intestinale. Una mucosa intestinale infiammata, non può disporre dell’integrità delle proprie funzioni protettive e proprio questo mal funzionamento induce fenomeni di intolleranza degli alimenti.
I nostri consigli per mantenere in equilibrio il nostro organismo
In questo momento dell’anno è quanto mai fondamentale fare tutti gli opportuni controlli per verificare lo stato di salute del nostro intestino e avere un quadro completo sulla nostra risposta agli alimenti. Mantenere in piena efficienza i nostri sistemi detox, non sovraccaricare il sistema immunitario per rigenerarci deve essere il nostro obiettivo. Per questo consigliamo di eseguire, il gut screening, in abbinata ad un test sulle intolleranze alimentari, così da ottenere un ampio spettro di informazioni sulla situazione della nostra flora batterica, sullo stato infiammatorio dell’intestino e tutte le indicazioni necessarie per individuare quali alimenti sono nostri alleati.
Fonti
- https://bit.ly/3Lo5hzz
- https://bit.ly/3MX4zdp