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Glutatione: alla scoperta della molecola della longevità

Glutatione: alla scoperta della molecola della longevità

Ti senti debole, ti ammali facilmente, sei intossicato dai farmaci? Potresti avere una carenza di glutatione. Scopri cos’è, e cosa fare se non ne produci abbastanza

Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare, visto nelle farmacie, o magari assunto, integratori a base di glutatione, da solo, o in combinazione con altre sostanze altamente benefiche, ad esempio vitamina C o NAC (N-Acetil-Cisteina). Nella sua forma sintetica, infatti, il glutatione viene consigliato per le sue proprietà antiossidanti e disintossicanti. È considerato un anti-age formidabile, in grado di stimolare il sistema immunitario, disintossicarci dalle sostanze tossiche che accumuliamo, e preservare tutte quelle funzioni organiche che con l’invecchiamento tendono a rallentare o incepparsi: ad esempio la capacità visiva, la funzionalità cardiaca e respiratoria, la memoria. Non va, però assunto “a caso”.
Il glutatione, infatti, è una sostanza che viene sintetizzata dal fegato in grande quantità per arrivare in ogni cellula del corpo. In condizioni di salute, il glutatione ce lo “facciamo” noi e ne abbiamo a diposizione diverse “versioni”.

Vediamo l’identikit di questa molecola della longevità:

  • Nome completo:  glutatione
  • Famiglia chimica: tripeptide
  • Sostanze di partenza per la sua sintesi: i tre aminoacidi cisteina (il principale), glicina e glutammato + zolfo
  • Versione ridotta: GSH (attiva)
  • Versione ossidata: GSSG

Il Rapporto tra GSH e GSSH ci informa se siamo a rischio di stress ossidativo e, conseguentemente, se il nostro corpo non rinnova correttamente la sintesi di glutatione in forma attiva, che è quella davvero benefica. Per intenderci, nelle cellule sane il rapporto è superiore a 100, mentre un valore basso, compreso tra 1 e 10 è indicativo di una sofferenza cellulare. Significa anche, presumibilmente, che stiamo invecchiando, o che il nostro stile di vita non è dei migliori.

Vediamo perché il glutatione è tanto prezioso per la nostra salute generale e quali sono le sue prerogative principali:

  • Neutralizzare i radicali liberi prima che diventino dannosi per le cellule. In particolare il glutatione si occupa dei radicali liberi prodotti a livello epatico dal metabolismo delle sostanze tossiche, incluse quelle farmacologiche.
  • Fungere da cofattore per la sintesi di svariati enzimi antiossidanti.
  • Rigenerare le vitamine C ed E (entrambe con funzione antiossidante e anti-age).
  • Trasportare le molecole di mercurio fuori dalle cellule cerebrali.
  • Regolare i processi di nascita e morte cellulari.
  • Coadiuvare il metabolismo degli ormoni estrogeni.
  • Mantenere efficiente la funzionalità dei mitocondri e difendere l’integrità del loro DNA. I mitocondri sono organuli intracellulari fondamentali per la produzione energetica a partire dal metabolismo del glucosio alimentare.

Per tutte queste qualità, il glutatione è oggi considerato fattore chiave nella prevenzione di diverse condizioni pre patologiche e morbose, tra cui:

  • Invecchiamento e malattie correlate quali DMLE (Degenerazione maculare legata all’età, una malattia oculare progressiva che può compromettere gravemente la capacità visiva), glaucoma, cataratta, Ipoacusia (indebolimento dell’udito)
  • Malattie neurodegenerative tra cui morbo di Alzheimer e Parkinson
  • Malattie cardiovascolari
  • Malattie respiratorie e polmonari tra cui asma e BCPO (broncopneumopatia cronico-ostruttiva)
  • Malattie del fegato
  • Malattie autoimmuni
  • Cancro

Attenzione, bassi livelli di glutatione nella sua forma attiva antiossidante (GSH) non comportano l’insorgenza di queste malattie in modo automatico! Non si deve temere questo. Ciò che, però, studi scientifici hanno scoperto, è che in chi si ammala delle patologie succitate si riscontra una carenza, uno squilibrio nella produzione endogena di glutatione GSH a favore della sua versione ossidata. Non è una relazione di causa effetto, perché i fattori che portano all’insorgenza di malattie gravi come quelle che abbiamo visto sono sempre tantissimi, ma è comunque un indicatore da tenere d’occhio. Meglio, quindi, evitare di andare in deficit di glutatione.

Come misurare i livelli di glutatione? Il nostro consiglio

Se vuoi sapere come metabolizzi il glutatione, puoi sottoporti ad un semplice test delle urine per l’analisi degli acidi organici e del profilo nutrizionale e metabolico completo. Tramite questo tipo di esame potrai anche controllare il tuo stato di detossificazione attraverso la ricerca dei metaboliti intermedi del glutatione – come l’acido piroglutammico – relativi, appunto, a questo importante processo. Se, ad esempio, scoprissi che nelle tue urine è molto elevata la concentrazione dei metaboliti del glutatione, significa che non ne produci abbastanza, o che hai una carenza degli aminoacidi di partenza, ad esempio di cisteina.

Se a te possono sembrare valori privi di significato, sarà però il tuo medico a decodificarli, per capire la causa dello squilibrio e cercare di porvi rimedio. Ad esempio con una modifica della dieta e dello stile di vita in senso più salutare, o prescrivendoti altre indagini più approfondite. Prenota subito il tuo test, e monitora i tuoi livelli di glutatione!

 

Fonti

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4684116/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32838548/
  • https://medlineplus.gov/genetics/condition/glutathione-synthetase-deficiency/
  • https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/glutatione/
  • https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0009898103002006
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19166318/
  • https://www.livestrong.com/article/335859-food-sources-of-glutathione/

 

 

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