Le vitamine B2 B5 E B6 e le loro preziose proprietà antifatica e antietà
Le vitamine del gruppo B sono composti chimici fondamentali in ogni fase di vita dell’essere umano, sia durante la crescita che quando si invecchia. Esse partecipano in molti processi biologici e reazioni chimiche metaboliche che servono al nostro corpo per produrre energia dal cibo che ingeriamo, e fanno parte, proprio come la vitamina C che abbiamo visto in precedenza , delle vitamine idrosolubili.
Esattamente come accade per l’acido ascorbico, anche le vitamine del gruppo B non vengono sintetizzate autonomamente dal nostro organismo, ma devono essere assunte dall’esterno, e quindi dall’alimentazione. Un programma alimentare che miri a preservarci giovani e in salute non può quindi prescindere dai cibi anti-age quali fonti naturali di vitamine B, cibi che dovrebbero essere presenti sulle tavole di grandi e piccini in modo variato e in quantità studiate sulla base del proprio fabbisogno energetico.
In alternativa, qualora ci trovassimo in condizioni di carenza, possiamo sostituire le fonti naturali con supplementi da integrare alla dieta, ma sempre dietro consiglio medico. Scopriamo brevemente le specifiche proprietà di tre vitamine del gruppo B.
Vitamine del gruppo B: Vitamina B2 o riboflavina
La troviamo coinvolta in tutte le principali reazioni di ossido-riduzione cellulare, e questo la rende indispensabile sia nel processo di produzione e stoccaggio energetico a livello mitocondriale, che nel metabolismo finale di sostanze alimentari tra cui proteine e carboidrati.
Quanta vitamina B2 dovremmo assumere ogni giorno? Il fabbisogno, naturalmente, varia con l’età e le condizioni di salute generali. Diciamo che una persona adulta senza particolari problemi dovrebbe assumere una quota che varia tra 1,1 mg (se di sesso femminile) e 1,3 mg (se di sesso maschile). Una carenza di vitamina B2 può comportare debilitazione generale, e in particolare indebolimento della vista e della funzionalità cardiaca, mentre in età infantile la conseguenza (rara, per fortuna) è un blocco della crescita.
Quali cibi contengono la riboflavina?
La fonte alimentare principale è costituita dai latticini (latte, burro, formaggi, yogurt), seguiti da uova, fegato di bovino e frattaglie in generale, legumi, funghi, cereali e lievito di birra. In commercio si possono trovare molti alimenti “fortificati” con le vitamine del gruppo B, tra cui la B2, ad esempio cereali per la colazione, o bevande vegetali a base di soia, avena o riso. Sebbene idrosolubile, la vitamina B2 resiste abbastanza bene al calore e alla cottura, ma attenzione alla luce, meglio evitare di esporre i cibi freschi che contengono la riboflavina a fonti luminose specialmente se per un tempo prolungato. Il rischio è quello di distruggerla.
Vitamine del gruppo B: Vitamina B5 o acido pantotenico
La B5 è un’altra vitamina del gruppo B che troviamo coinvolta in molte reazioni biochimiche cellulare facenti parte dei processi metabolici e catabolici di respirazione e produzione energetica, e di scomposizione e assimilazione di macronutrienti tra cui proteine, grassi e carboidrati. Ed ecco perché, come le altre vitamine del gruppo B, colmare il fabbisogno di acido pantotenico ci consente di mantenerci vitali e in salute, con tutte le nostre funzioni fisiologiche primarie e secondarie che si realizzano al meglio. Questa vitamina è particolarmente benefica per pelle e capelli, e utile nei processi di cicatrizzazione cutanea a seguito di traumi/ustioni.
Quali cibi in particolare contengono l’acido pantotenico?
L’acido pantotenico viene chiamato così perché fortunatamente lo troviamo in quasi tutti gli alimenti, sia vegetali che animali, pertanto andare in carenza è un po’ difficile se si segue una dieta bilanciata. Di vitamina B5 sono particolarmente ricchi i funghi (sia freschi che secchi), i cereali integrali e loro derivati, la carne di pollo e altre carni magre (manzo, vitello, coniglio), le frattaglie, le uova e i legumi secchi. Attenzione al calore! L’acido pantotenico non regge bene le alte temperature, quindi cuocete i cibi che lo contengono a fuoco dolce, evitando fritture e arrostimento in forno o alla griglia. Di quanta vitamina B5 abbiamo bisogno ogni giorno?
Se siamo adulti e in buona salute ci bastano 5 mg quotidiani, da assumersi, lo ribadiamo, attraverso l’alimentazione. Se le analisi delle urine o del sangue ci rivelano che ne siamo carenti, allora possiamo integrare con i supplementi vitaminici ma è una condizione estremamente rara, tipica di chi, ad esempio, abbia un problema di dipendenza dall’alcol o soffra di disturbi della condotta alimentare, ad esempio l’anoressia. Occhio anche alle malattie intestinali che provocano grave malassorbimento, tra cui la celiachia. Non dobbiamo neppure preoccuparci troppo se mangiamo molti cibi che contengono l’acido pantotenico, perché gli eccessi vengono smaltiti attraverso le urine.
Vitamine del gruppo B: Vitamina B6 o piridossina
Terminiamo questa breve discettazione su (alcune) delle vitamine della famiglia B, con la piridossina. Si tratta di una molecola importantissima per il metabolismo dei grassi, dei glucidi (o carboidrati) e degli aminoacidi precursori delle proteine, nonché nella sintesi degli ormoni e nella formazione dei globuli rossi. Ma soprattutto, a livello cerebrale, la piridossina gioca un ruolo chiave nella conversione del triptofano in dopamina, e nella sintesi degli altri neurotrasmettitori quali noradrenalina e serotonina. Una carenza di vitamina B6, spesso riscontrata anche negli adulti in associazione con un deficit di folati, può quindi comportare uno stato di debolezza, di anemia, una vulnerabilità alle dermatiti, e favorire stati di depressione, insonnia, cali di memoria e di concentrazione.
Quali cibi in particolare contengono la piridossina?
Il fabbisogno giornaliero di vitamina B6 nelle persone adulte è di 1,1 mg per le donne, e 1,5 mg per gli uomini. Stiamo sempre parlando di una vitamina idrosolubile che possiamo ricavare solo dai cibi. Per fortuna sono tanti quelli che contengono la piridossina, graditi a grandi e piccoli da includere in una dieta varia e bilanciata con tutti i macronutrienti, e tra questi si annoverano: patate, pollame, legumi, pesce (es. tonno e salmone anche in scatola), prosciutto crudo, manzo, frattaglie, carne di maiale, cereali integrali, legumi, frutta secca. Inoltre, come le altre vitamine del gruppo B, anche la B6 viene addizionata in molti cibi confezionati, soprattutto per la colazione dei bambini, tra cui cereali, biscotti, fette biscottate, bevande vegetali.
Come misurare i livelli di vitamine del Gruppo B presenti nell’organismo? Il nostro consiglio
Eseguendo il test Profilo Metabolomico degli Acidi Organici potrete avere informazioni dettagliate sulla vostra disponibilità di vitamine incluse quelle del Gruppo B. Eseguito su campione di urine, il test esamina 66 metaboliti urinari e offre una panoramica completa dei valori nutrizionali, evidenziando eventuali carenze di vitamine e antiossidanti, la presenza di tossine batteriche e fungine originate dall’intestino. Il test valuta inoltre, l’efficienza dei sistemi di disintossicazione dell’organismo e monitora la funzionalità dei neurotrasmettitori. È dunque uno strumento particolarmente efficace proprio perché fornisce al vostro medico, una panoramica dettagliata del vostro stato di salute, favorendo, se necessario, l’adozione di interventi mirati al ripristino del vostro equilibrio.