Facciamo un po’ di chiarezza su queste molecole importanti per la nostra salute e giovinezza
Hai mai sentito parlare di coenzima Q10 e di N-acetilcisteina (NAC)? E di glutatione? Forse no, o, magari, il primo l’hai ritrovato come ingrediente in qualche prodotto cosmetico antirughe che promette miracoli. Potresti anche esserti imbattuto in un integratore che li contenga entrambi o uno dei due, o che sia a base di glutatione, molecola che deriva dalla cisteina. La differenza sta nella loro composizione. Mentre il coenzima Q10 è prodotto naturalmente da ogni singola cellula del tuo corpo, ma può essere anche assunta dal cibo o da un integratore farmaceutico, la NAC la devi assumere dall’esterno, affinché possa essere scomposta in un processo metabolico e ridotta in cisteina, un aminoacido ricchissimo di proprietà e coinvolto nella sintesi organica del glutatione. Quest’ultimo, a sua volta, è un potentissimo antiossidante e anti-age. Pertanto la cisteina è la versione organica della NAC.
Se vi siete persi non vi scoraggiate! Proviamo a fare chiarezza.
Il coenzima Q10 o ubichinone
Partiamo dal coenzima Q10 o ubichinone, molecola diffusamente presente nelle membrane cellulari del corpo umano, che gioca un ruolo chiave nel promuovere svariate funzioni biochimiche primarie e secondarie e funge da agente anti-invecchiamento formidabile.
Tra le sue competenze, infatti, vi è quella di mantenere efficiente il sistema immunitario, il quale matura con noi raggiungendo la massima capacità difensiva nell’età adulta. Man mano che invecchiamo, però, anche le nostre difese perdono colpi, finendo, in tanti casi, per non riuscire più a proteggerci efficacemente dalle minacce esterne e interne. Sul fronte anti-age, quindi, Il coenzima Q10 svolge due compiti importantissimi: da un lato promuove la produzione e il rilascio dell’energia nei mitocondri di ogni cellula del corpo, dall’altro si comporta da antiossidante una volta trasformato nella sua versione ridotta e attivata chiamata ubichinolo. Questa molecola è in grado, come nessun’altra nell’organismo, di preservare gli acidi grassi polinsaturi (i PUFA, di cui fanno parte gli omega 3), che compongono le membrane cellulari e prevenirne il danno ossidativo da parte dei radicali liberi.
In questo modo l’ubichinolo salvaguarda l’integrità e la funzionalità cellulare e, quindi, ci mantiene anche giovani! Il coenzima Q10 e l’ubichinolo, tuttavia, vengono prodotti in quantità sempre inferiori man mano che invecchiamo, senza che vi sia un “turn over” efficiente. Se poi ci aggiungiamo: assunzione di farmaci (es. le statine anti-colesterolo), sbalzi ormonali, attività fisica intensa, fumo, malattie infettive e altro, la nostra produzione endogena di CoQ10 si riduce ancora di più, aprendo le porte alle tipiche (ma non inevitabili) conseguenze dell’invecchiamento: perdita di forza fisica, facilità ad ammalarci di patologie acute e croniche, disturbi della vista, della circolazione e delle capacità cognitive. Ed ecco spiegato perché è importante monitorarne i livelli soprattutto dopo una certa età, quando avremmo più che mai bisogno di difese inossidabili, ma subiamo un calo fisiologico di tutte quelle componenti organiche che contribuiscono a rendere solido il sistema immunitario.
Il NAC (N-acetilcistetina)
Passiamo ad un’altra sigla che “nasconde” una molecola dalle grandi virtù benefiche: NAC (N-acetilcistetina). In questo caso parliamo non di un enzima ma di un aminoacido, ovvero di un precursore delle proteine che è direttamente collegato con un’altra preziosissima sostanza antiossidante e anti-age: il glutatione. La ragione per cui il mercato farmaceutico ci “spinge” verso un’integrazione di NAC (nella sua versione di sintesi) o di glutatione, è perché con l’età, proprio come accade nel caso del CoQ10, ne produciamo meno di quanto ci occorrerebbe. A cosa serve, dunque, la N-acetilcisteina e cosa c’entra con il glutatione?
La N-acetilcistetina è la molecola sintetica della cisteina, un aminoacido semi essenziale, prodotto in parte dal nostro corpo, che viene metabolizzato in glutatione. Dal momento che quest’ultimo è considerato uno dei più potenti ed efficaci antiossidanti in natura (come la vitamina C, che vedremo più avanti), potenziarne la produzione endogena con un’integrazione di cisteina (tramite NAC), può considerarsi una buona strategia preventiva anti-invecchiamento e sue conseguenze, tra cui la predisposizione alle malattie croniche e degenerative, e ai tumori. Per capirci, il glutatione stimola il sistema immunitario e modula i processi di disintossicazione naturale, inoltre è coinvolto nelle funzioni di riparazione e ricostruzione dei tessuti. Tutto ciò avviene nelle cellule del corpo, a livello microscopico e sistemico. Un bel tonico di salute, non c’è che dire!
Come verificare se abbiamo carenze nutrizionali
Avere qualche carenza nutrizionale, ad esempio deficit vitaminici, è comune soprattutto in momenti critici della vita: nell’infanzia e adolescenza, quando ci si ammala e si seguono cure farmacologiche, durante la gravidanza, allattamento e in menopausa, nella terza e quarta età. Per fortuna è possibile scoprire facilmente se siamo in debito di sostanze benefiche per il nostro corpo, o se non ne produciamo abbastanza (come accade, ad esempio, nel caso del coenzima Q10, come abbiamo visto), e correre subito ai ripari. A volte basta una piccola modifica alla dieta quotidiana, o l’assunzione di integratori alimentari per qualche mese, per tornare ai livelli ottimali. In generale, chi dovrebbe analizzare il proprio profilo nutrizionale e metabolico per capire se c’è qualcosa che non va?
- Periodicamente tutte le persone che seguono cure a lungo termine assumendo farmaci che possono ostacolare l’assimilazione di principi nutritivi alimentari (per saperlo è opportuno parlarne con il proprio medico o specialista).
- Uomini e donne dopo i 65 anni.
- Chi soffra di malattie che causano malassorbimento o alterazioni metaboliche tra cui celiachia, diabete, morbo di Crohn.
- Le persone che per vari motivi risultano gravemente denutrite (ad esempio chi soffre o ha sofferto di anoressia nervosa o sia reduce da una malattia debilitante).
- Donne in gravidanza/allattamento o in menopausa.
- Ad ogni età in presenza di sintomi che possano far sospettare carenze alimentari e squilibri metabolici tra cui: debolezza e fatica cronica, dimagrimento, problemi neurologici, dermatologici e/o vascolari, caduta di capelli, unghie fragili, umore depresso ecc.
In questi casi è consigliabile sottoporsi agli esami del sangue e al test delle urine. Perché anche quest’ultimo? Perché le nostre urine sono una fonte eccezionale di informazioni sul nostro stato di salute. Sottoponendoti ad un test specialistico come l’analisi degli acidi organici, del profilo nutrizionale e metabolico, potrai sapere se assumi troppe o troppo poche vitamina del gruppo B e vitamina C, e se hai buoni livelli di CoQ10 e NAC. A te forse questi indicatori non diranno tantissimo, ma il tuo medico di base o lo specialista che ti segue sicuramente ne ricaveranno dati preziosi.
Fonti
- https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-b6-piridossina/
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/v/vitamina-b5-acido-pantotenico
- https://www.doveecomemicuro.it/enciclopedia/alimentazione/vitamina-b2
- https://www.doveecomemicuro.it/enciclopedia/alimentazione/vitamina-b5
- https://www.doveecomemicuro.it/enciclopedia/alimentazione/vitamina-b6
- https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-c-acido-ascorbico/
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/v/vitamina-c?highlight=WyJ2aXRhbWluYSIsImMiLCJjJ1x1MDBlOCIsImMnZXJhbm8iLCJjJ2UnIiwiYydlbnRyYW5vIiwiYydlbnRyYSIsImMnZXJhIiwidml0YW1pbmEgYyJd
- https://www.mayoclinic.org/drugs-supplements-vitamin-c/art-20363932
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5241507/
- https://www.forbes.com/health/body/what-is-nac/